venerdì 9 gennaio 2009

Un terreno, edificabile, ti allunga la vita

Secondo gli accordi con Unicredit Italpetroli, la holding della famiglia Sensi che controlla indirettamente (attraverso la Roma 2000 s.r.l.) la A.S.Roma, avrebbe dovuto pagare 130 milioni di euro, parte del debito di 374 milioni di euro, ad Unicredit entro il 31 dicembre del 2008.
Una cifra consistente.
Fortunatamente per i sensi il comune di roma, con walter veltroni sindaco, trasformò nell'aprile del 2006 dei loro terreni a Torrevecchia da agricoli ad edificabili, moltiplicandone, evidentemente, il valore.
Tant'è che adesso i sensi possono cedere questi terreni (attualmente periziati a 99 milioni di euro) per coprire parte dei debiti.
La situazione debitoria dei Sensi, e della A.S. Roma, parte comunque da lontano.
Già nel 2003, ad esempio, Repubblica scriveva di un indebitamento della Roma per 334 milioni di euro, pari a 3,7 volte il valore di Borsa della società o a 10 volte il patrimonio netto. Pochi giorni dopo il Corriere della Sera scriveva che la società di revisione Grant Thornton aveva negato la certificazione al bilancio al 30 giugno della A.S. Roma.
Bisogna però sottolineare che tutto questo non ha impedito alla A.S. Roma di essere regolarmente iscritta al campionato di serie A.
Una grossa mano ai conti della Roma è venuto anche grazie a Calciopoli. Infatti con la Juve in serie B e con il Milan penalizzato la Roma ha potuto usufruire per svariati anni della qualificazione in Champions League, che ha portato tanti soldi nelle casse giallorosse.
Da ricordare infatti che nella stagione 2005/2006 la Roma si era qualificata per la coppa UEFA e grazie alle penalizzazioni inflitte a Juve e Milan potè entrare in Champions League, e negli anni successivi usufruì delle debolezze di Juve e Milan, derivanti da Calciopoli, per qualificarsi in Champione League.