domenica 26 luglio 2009

Se la politica dà una mano alla roma

In una intervista al TG1 il capitano della roma totti dopo aver fatto sfoggio della sua consueta modestia

"Il Pallone d’Oro? Se fossi andato in un’altra squadra ne avrei vinti a mani basse. Ma ho fatto una scelta di cuore che vale più del Pallone d’Oro."

si dichiara favorevole, anzi auspica speranzoso, un intervento della politica affinché dia una mano alla roma

Rosella a Palazzo Chigi? Se la politica ci dà una mano, ben venga; fa piacere a giocatori, tifosi e alla società. Speriamo non lo faccia solo a parole, ma con i fatti

Aiuto della politica che farebbe piacere a tutti, a tutti a trigoria ovviamente.
È molto probabile che la speranza di totti si traduca, ancora una volta, in realtà e che la politica accorra in soccorso della roma.
Se ciò accadesse, e noi crediamo che accadrà, non sarebbe certo la prima volta.
E possiamo anche immaginare il tipo di aiuto che la politica potrebbe dare alla roma.
Subito dopo l'aiuto ricevuto già vediamo er pupone che si lamenta degli aiuti ricevuti dalle squadre der norde, per dirla alla romana, e che impediscono alla maggica di vincere.
E anche questa ci sembra una scena già vista.

martedì 3 marzo 2009

Mourinho e la Prostituzione Intellettuale

Mentre il presidente della nuova Juve si improvvisava difensore dell'inter l'allenatore dell'inter cercava di spostare l'attenzione dal rigore inesistente concesso all'inter nel posticipo inter-roma della ventiseiesima giornata.

"A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l'onestà intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l'opinione pubblica per un mondo che non è il mio"

Sul fatto che in Italia vi sia della prostituzione intellettuale potremmo anche essere d'accordo, quello su cui sicuramente non siamo d'accordo con Mourinho è su chi sia il beneficiario, dall'estate del 2006 in poi, di questa prostituzione intellettuale.

"Negli ultimi due giorni non si è parlato della Roma che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del Milan che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della Juve che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali"

A dire il vero negli ultimi due giorni non si è parlato nemmeno di come ha vinto l'inter contro il siena, dei bagher di Adriano, di come ha pareggiato l'inter contro la roma nella scorsa stagione (1-1 a Milano), così come non si è parlato di molte altre cose.
Si è parlato, molto poco a dire il vero, del rigore inesistente concesso all'inter domenica scorsa.
Del resto di cosa si doveva parlare? il giorno prima l'inter riesce a pareggiare una partita persa grazie ad un rigore inesistente e si deve parlare del fatto che il Milan non vincerà nulla?

"Abbiamo vinto solo una partita con un errore arbitrale, a Siena. Ranieri? Se è al fianco di Spalletti, io sono al fianco di tutti gli allenatori che hanno perso punti contro la Juve per errori arbitrali. Mi sento vicino a Prandelli, a Del Neri, a Zenga. Io sono andato davanti alle telecamere per dire che la mia squadra ha vinto a Siena con un errore dell'arbitro. Il giorno dopo l'allenatore di una squadra con la maglia bianco e nera, che guarda le partite dell'Inter, è andato in televisione e ha ammesso di aver segnato un gol in fuorigioco... che bravo...".

Mentre suggeriamo a Mourinho una cura di fosforo per migliorare la tenuta della sua memoria ci sentiamo vicini a Spalletti (Inter-Roma 3-3), Mazzarri (Sampdoria-Inter 1-1), Giampaolo (Siena-Inter 1-2), Ancellotti (Inter-Milan 2-1), e tanti altri.

Cobolli Gigli, il difensore dell'Inter

Dopo il rigore inesistente concesso all'inter nel posticipo serale della 26-esima giornata che ha consentito all'inter di portarsi sul 2-3, e poi di completare la rimonta pareggiando 3-3 e le violente polemiche che ne sono seguite l'inter trova un inatteso (?) difensore: il presidente della nuova Juve Cobolli Gigli, che dichiara:

"Quello su Balotelli non era rigore, ma probabilmente in presa diretta per un arbitro non era comunque semplice. Non si tratta di favori, ma di errori arbitrali."

venerdì 30 gennaio 2009

Paparesta: Mai chiuso nello spogliatoio da Moggi


"Finalmente posso dire l'unica verità su quel 6 novembre 2004: non sono mai stato chiuso in uno spogliatoio da Moggi"

A parlare è Gianluca Paparesta, ex arbitro, che chiarisce in modo definitivo quanto accadde nel dopopartita di Reggina-Juventus, conclusa 2-1 per i calabresi con un goal (regolare) annullato alla Juve e un rigore (solare) non fischiato a favore della Juve.
Paparesta ha risposto alle domande di Antonello Piroso nella trasmissione Niente di personale su La7.
I pm napoletani beatrice e narducci per questo episodio hanno indagato Luciano Moggi per sequestro di persona.

"Moggi e Giraudo entrarono agitati e si lamentarono del mio operato. Nessuno però mi ha chiuso dentro lo spogliatoio. Si sono solo lamentati in maniera decisa perchè non avevo concesso loro un rigore e avevo annullato il gol del pareggio proprio un attimo prima del finale, cosa che per altro dimostra che non soffrivo certo di sudditanza. Poi se ne sono andati via e io ho solo sbagliato a non inserire nel referto di gara l'episodio. Questa non è la mia versione ma la realtà, non ero solo, con me c'erano assistenti, quarto uomo e un osservatore. Se fosse accaduto qualcosa, qualcuno l'avrebbe segnalato".

L'ex arbitro, che è stato nominato responsabile del protocollo d'intesa tra i comuni di Bari e Milano in vista dell'Expo2015, ha poi spiegato i motivi della sua telefonata con l'allora addetto agli arbitri del Milan Leonardo Meani

"Io sono un cittadino italiano e un commercialista, prima che un arbitro. Dopo aver appreso la notizia, durante il mio lavoro di revisore dei conti, di una possibile procedura d'infrazione contro l'Italia da parte dell'Unione Europea per violazione delle norme sul protocollo di Kyoto in relazione alle energie alternative, ne ho parlato col Meani visto che il presidente del Milan è anche il premier italiano".

Da ricordare inoltre come Gianluca Paparesta, inizialmente indagato con l'accusa di aver ricevuto schede sim straniere da Luciano Moggi, abbia visto la sua posizione archiviata dal gip Laviano su richiesta della stessa procura.
La procura che fino a qualche settimana prima affermava che, in base all'analisi sulle celle relativa alle famose schede sim effettuata dai Carabinieri di Roma, Paparesta aveva ricevuto una scheda sim da Luciano Moggi davanti al gip ha poi chiesto l'archiviazione per Paparesta. Smentendo di fatto la ricostruzione effettuata dai carabinieri su cui si basa l'intero castello accusatorio.

Da ricordare infine il famoso dossier che Paparesta voleva consegnare a Gianni Letta, all'epoca Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il dossier si riferisce all'attività di consulente dell'Assobiodiesel di Paparesta (1, 2).


Il 27 aprile 2005 Galliani chiama Meani «per avvisarlo di riferire all’arbitro Paparesta "che il dossier è nelle mani del sottosegretario Gianni Letta", dopo che in proposito gli aveva specificato "che questa mattina mi ha chiamato, m’ha detto che conosce la vicenda che interverrà!". Il contenuto del dossier non è specificato. Ma nell’informativa c’è la telefonata fatta due minuti dopo da Meani e Paparesta «per informarlo di quanto Galliani gli aveva riferito». Dopodiché, Meani esterna le sue considerazione sull’attuale situazione del mondo arbitrale, "... e bisogna un po’ cambiare, bisogna un pochettino cambiare il vento però!"... Il dirigente milanista, infine, invita l’arbitro a contattare il presidente Galliani per ringraziarlo del suo interessamento per la vicenda che lo riguarda».

Valorizzate Rosella


"La Lega deve valorizzare un dirigente capace come Rosella Sensi".