giovedì 8 gennaio 2009

Facchetti parlava con gli arbitri?

Qualche anno fa in una intervista l'ex arbitro De Santis disse di aver ricevuto, quando era ancora arbitro, dall'allora presidente dell'inter Giacinto Facchetti «numerose telefo­nate, alcune con toni al limi­te del lecito».
In una recente intervista rilasciata al corriere dello sport il figlio dell'ex presidente dell'inter Facchetti dichiara:
Suo padre non faceva te­lefonate agli arbitri?
«Penso che ne facesse, come tutti i dirigenti, ma è importante vedere cosa di­cesse lui e cosa gli altri. Nè mio padre né l'Inter hanno tramato contro qualcuno, calciopoli è nata per caso, da un'indagine su scommesse clandestine. Altro che telefo­nate al limite del lecito, De Santis mente sapendo di mentire. Altrimenti non avrebbe tirato fuori le sue verità dopo tanto tempo».

Il 20 maggio del 2006 il Corriere della Sera pubblica lo stralcio di una intercettazione telefonica, disposta dalla Procura di Torino, tra l'allora presidente dell'Inter Giacinto Facchetti e uno dei due designatori arbitrali del tempo, Pierluigi Pairetto:

Anche il presidente dell'Inter Facchetti parlava al telefono con il designatore Pairetto.
L'intercettazione è della Procura di Torino: il 15 settembre 2004 al centro della conversazione ci sono gli arbitri di Champions League e alcune tessere dell'Inter per Pairetto.
Facchetti: «E li han già deciso poi per le prossime partite?».
Pairetto: «Sì, sulla seconda c'è Meier eh... poi ok».

Facchetti: «La terza è con l'Anderlecht».
Pairetto: «Non allora aspetta te lo.. ce l'ho di là infatti ho fatto mettere Meier, no allora è la seconda perché era la partita importante».
Facchetti: «Eh si perché dovrebbe essere».
Pairetto: «Allora dovrebbe essere quella adesso te... lo vado a prendere e te lo dico subito perché avevo fatto mettere Meier appunto perché è un arbitro molto affidabile. Lì a Valencia è un ambientino... bello tosto».
Facchetti: «Fammi sapere grazie».
Pairetto: «Le tessere invece le hai già...».
Facchetti: «Sì le tessere sono arrivate talmente in ritardo voi preferite mandarle a ritirare magari?».

In precedenza, nel 2003, l'allora vicepresidente dell'Inter Facchetti era stato inibito per due settimane e gli era stata comminata una ammenda di 5 mila euro dalla giustizia sportiva «perché, quale dirigente non inserito in distinta e non autorizzato ad accedere allo spogliatoio arbitrale, rientrava durante l' intervallo e, rivolgendosi ad un assistente, gli chiedeva conto, in modi non rispettosi del ruolo di quest' ultimo, di una segnalazione; poi, uscendo dallo spogliatoio, pronunciava in tono polemico le parole. "adesso capisco tutto, ci penso io" così realizzando, complessivamente, una condotta di oggettivo disturbo nei confronti degli ufficiali di gara, prima della conclusione della medesima».
Da ricordare inoltre, sempre nel 2003, l'incontro tra l'allora presidente dell'Inter facchetti e l'allora arbitro Daniele Nucini. Qualche tempo dopo alcuni detective indagarono sull'allora arbitro Massimo De Santis (senza trovare nulla di particolare), sul calciatore Christian Vieri, eccetera....