venerdì 9 gennaio 2009

La Piovra che non c'è mai stata

Emessa ieri, 8 gennaio, la sentenza di primo grado nel processo cosiddetto "GEA" presso il tribunale di roma.
L'accusa sosteneva che Luciano Moggi, il figlio Alessandro, ed altri sarebbero stati responsabili di un'associazione per delinquere finalizzata all'illecita concorrenza tramite violenza e minaccia.
La GEA, la società di procuratori, sarebbe stata, secondo l'accusa rappresentata dall'attuale presidente dell'associazione nazionale magistrati luca palamara, una associazione a delinquere.
Il giudice fiasconaro ha assolto tutti gli imputati per questa accusa.
Ha condannato Luciano Moggi e Alessandro Moggi, rispettivamente a 1 anno e 6 mesi e a 1 anno e 2 mesi, per "violenza privata" nei confronti di alcuni calciatori.
Luciano Moggi avrebbe commesso "violenza privata" nei confronti dei calciatori blasi emanuele e amoruso nicola, Alessandro Moggi nei confronti di due calciatori russi.
Moggi che preannuncia ricorso in appello. Anche perché, ad esempio, blasi, interrogato in tribunale, aveva detto di non aver mai subito alcuna minaccia.
Smontato il teorema accusatorio che indicava in Moggi il controllore del calcio italiano tramite la GEA.
Ma il punto importante emerso da questa sentenza e che non potrà non avere effetti anche su altri procedimenti, passati e futuri, è che non è mai esistita alcuna associazione a delinquere.