lunedì 29 dicembre 2008

I due alieni

Uno degli avvocati di Luciano Moggi, Paco d'Onofrio, risponde, il 28 dicembre del 2008, alle domande del giornalista Ravezzani nel corso della trasmissione "Confessioni di Calcio": "Io con malizia leggo un dato, se la Juventus avesse, come avrebbe dovuto, perpetrare la propria difesa, far valere le proprie ragioni, le ragioni della storia di una società, avrebbe in realtà difendendo se stessa difeso la vecchia dirigenza. E questo credo che sia l'ultimo degli obiettivi della nuova dirigenza della Juventus. Lo ha dimostrato in quel caso (il processo sportivo, ndr), e lo sta dimostrando ancora adesso.
Io in tutti i processi che sto celebrando, per difendere Moggi, ho sempre al mio fianco l'avvocato della Juventus. Sembriamo due alieni, cioè, due che vedono tutto in modo diametralmente opposto. Io cerco ogni volta di difendermi nel merito e anziché avere un partner ho un oppositore. Cioè, uno che dice o il contrario di quello che io dico o chiede, cosa che è avvenuta sempre, il patteggiamento. Palesando un atteggiamento, come dire, totalmente adesivo nei confronti della federazione. La federazione mi condanna a 300 mila euro di multa per le SIM svizzere a causa di Moggi? pago 300 mila euro ma non spendo una parola a difesa della Juventus, perché difendendo la Juventus difendo la vecchia dirigenza. Questo è un paradosso che i tifosi dovrebbero conoscere".


lunedì 22 dicembre 2008

Cobolli Gigli, gli errori arbitrali e il grande gioco dell'inter

Per la seconda volta in due giorni il presidente della nuova Juve Cobolli Gigli interviene sul goal in fuorigioco assegnato all'inter.
E dà la spiegazione del perché vi siano degli errori arbitrali a favore dell'inter: "A volte è più facile commettere errori su una squadra che esprime un grande gioco come l'Inter".

domenica 21 dicembre 2008

Il Codice Etico e la Nuova Juve

14 Giugno 2006, a torino viene presentato il nuovo CdA della nuova Juve.
Il nuovo proprietario della nuova società John Elkann parla di quella che fu la Juve:
"Oggi voltiamo pagina dopo quello che abbiamo appreso nelle scorse settimane e che rappresenta un capitolo triste nella storia della Juventus. Ci sono stati comportamenti riprovevoli e noi dobbiamo ripartire dalla serietà con due obiettivi, fare chiarezza e dare stabilità e prospettive", e detta la linea che la nuova società dovrà seguire nei processi sportivi che cominceranno dopo qualche giorno: "La serie B? E' ancora presto per dirlo, ma siamo sereni e accetteremo ogni tipo di giudizio, saremo pronti a ricominciare". E si annuncia la prossima stesura di un codice etico per la nuova Juve.
Queste parole ed il successivo comportamento tenuto nei processi sportivi hanno fatto credere a molti che ci sia stata la precisa volontà di chiudere, a qualsiasi costo, con la Juve per fondare una "nuova" Juve.
La sensazione è infatti che nelle stanze dei bottoni della Juventus, allo stato attuale, ci si preoccupi di gettare le basi per una radicale pulizia, più che della remota ipotesi di un eventuale periodo di purgatorio da scontare magari nella serie cadetta. Insomma, meglio pensare a rifarsi in fretta un'immagine senza macchia che preoccuparsi di traguardi sportivi imminenti, come la terza stella che Gianni Agnelli avrebbe tanto desiderato.
Una nuova Juve che dovrebbe basarsi su "valori etici". Accettare ogni tipo di giudizio, la serie B, i due scudetti revocati. Pur di avere una nuova Juve etica.

Il 20 Dicembre del 2008 l'inter vince la partita contro il siena grazie ad un goal di maicon a pochi minuti dalla fine.
Il goal è viziato da un evidente fuorigioco (di qualche metro) di maicon.



Il giorno dopo il presidente della nuova Juve Cobolli Gigli intervistato da Sky, prima dell'inizio della partita Atalanta-juve, in merito a questo goal in fuorigioco dichiara, in barba al celebratissimo codice etico, ''Al momento del secondo gol Maicon era in fuorigioco, ma lo dicono tutti e io non devo fare commenti, perche' Collina e' in grado di fare il suo mestiere. In questi ultimi tre anni il mio maestro e' stato Giampiero Boniperti, che mi ha spiegato che le partite e' meglio vincerle sempre e in qualsiasi momento, anche all'ultimo minuto e anche per fuorigioco. So che non e' un discorso molto sportivo ma e' molto pragmatico, e nel calcio ci vuole anche questo''.
Ironia della sorte la Juve vince la partita contro l'Atalanta, e a sbloccare il risultato Del Piero su assist di Marchionni che era in chiara posizione di fuorigioco.

mercoledì 17 dicembre 2008

"Vogliono far fuori tutti"

Nei primi giorni di Maggio 2006 cominciano ad essere pubblicate sui vari giornali alcune intercettazioni telefoniche disposte dalla procura di Torino prima e dalla procura di Napoli poi.
In una di queste intercettazioni Alessandro Moggi parla con il padre Luciano.

Alessandro Moggi: «...io l’altro giorno, tu prendila come informazione, poi, io non lo so, mi sono rivisto con Preziosi (ex presidente del Genoa, ndr), come sempre capita»
Luciano Moggi: «Uhm»
A. Moggi: «Mi ha incominciato a fare tutto un discorso, il calcio come cambia, bisogna stare attenti di qua, di là, Carraro, Galliani, poi mi fa, non vi fidate di Montezemolo. Dico perché? Perché io ho sentito una conversazione alla Juve, vogliono fare fuori tutti, rimane solo Giraudo»
L. Moggi: «Sì, ma questa è una cazzata»
A. Moggi: «Io te lo dico come cosa, siccome molte volte Preziosi è negli ambienti di questo genere qui, lui c’è dentro»
L. Moggi: «Non c’è mai»
A. Moggi: «Bé, pa’, io te lo dico perché, insomma...»
L. Moggi: «È esattamente il contrario».

L'Assenza

Nei primi giorni di Maggio 2006 cominciarono ad uscire, pubblicate dai vari giornali, alcune delle intercettazioni telefoniche disposte dalla procura di Torino, che aveva poi archiviato l'indagine.
Il 5 Maggio i dirigenti della Juventus si difendono in una conferenza stampa convocata subito dopo l'uscita delle prime intercettazioni.
Il 12 Maggio si dimette l'intero Consiglio di Amministrazione della Juventus.
Luciano Moggi si dimette il 14 Maggio al termine della partita Reggina-Juventus, ultima di campionato, giocata sul campo neutro di Bari.
Da questo momento la Juventus rimane senza dirigenza.
Intanto sui media (giornali, radio, tv) vengono proposte e riproposte le intercettazioni. Intercettazioni che non riguardano solo la Juve. Vengono intercettati molti dirigenti di società e della FIGC. Le altre società coinvolte dalle indagini sono la Fiorentina, la Lazio ed il Milan (più in là sarà coinvolta nelle indagini anche la Reggina).
Le dirigenze e i proprietari di queste società intervengono sui media per manifestare la propria innocenza.

Il 13 Maggio interviene il proprietario della Fiorentina Diego della Valle: "La Fiorentina è stata vittima".

Il 13 Maggio interviene il vicepresidente del Milan Adriano Galliani: "Non abbiamo fatto nulla".
Successivamente il 24 Maggio il legale del Milan, avv. Cantamessa, dichiara che "Il ruolo del Milan è quello di vittima e perciò per il Milan non ci sono state, non ci sono e non ci saranno conseguenze". Il 23 giugno è la volta del presidente del Milan, Silvio Berlusconi, che dichiara "Il Milan è assolutamente estraneo allo scandalo, penalmente e moralmente. Il risultato dimostra che non c’è stato nessun favore da parte arbitrale. Adriano Galliani è la persona più onesta e trasparente con cui ho lavorato."
Il 4 Luglio interviene nuovamente Galliani che in un comunicato dichiara "L'Ac Milan si ribella alla campagna di stampa organizzata nei suoi confronti e ispirata da motivi che non attengono esclusivamente al diritto-dovere di informazione", e ancora "La finalità di questa disinformazione è manifesta. Si intende trasferire il processo e le relative valutazioni alla piazza, sforzandosi di generare parallelamente un concerto di suggestioni maliziose in chi deve indagare e in chi deve decidere".

Il 18 Maggio il presidente della Lazio Lotito invia un messaggio alla Consob in cui scrive che "ne' la società ne' alcun suo rappresentante hanno mai posto in essere comportamenti finalizzati ad alterare le competizioni sportive, ottenere favoritismi non dovuti o decisioni arbitrali illecite", inoltre "non vi sono i presupposti che possano determinare la sanzione sportiva della retrocessione della Lazio in serie B".
Successivamente, il 31 Maggio dopo l'interrogatorio a Napoli il presidente della Lazio Lotito dichiara che "Saremo in grado di dimostrare che quello che ci imputano sono cose non in linea con la realtà".

Per quanto riguarda la Juventus, dopo la conferenza stampa, della ormai ex dirigenza, convocata subito dopo l'uscita delle intercettazioni, non si hanno più interventi di quel tipo.
Nei 34 giorni tra le dimissioni del vecchio CdA e il varo del nuovo CdA si nota l'Assenza di dirigenti e proprietari della Juventus.
Non si hanno notizie di interventi simili a quelli dei dirigenti e/o proprietari delle altre società coinvolte nelle indagini.

Il 14 Giugno, dopo 34 giorni dalle dimissioni del precedente CdA, si insedia il nuovo CdA.
Durante questi 34 giorni viene portata avanti dai media, indisturbati, la campagna sull'esistenza di un "Sistema Juve".
Il giorno dopo, il 15 Giugno, due settimane prima dell'inizio dei processi sportivi, il Corriere dello Sport titola "La Juve accetta la B".

Intanto il 29 Giugno parte il processo sportivo davanti alla CAF che condannerà la Juve alla retrocessione in serie B, e alla revoca di due scudetti.
Sentenza poi sostanzialmente confermata (con una riduzione nei punti di penalizzazione) dalla Corte Federale.
Il 27 Luglio intervistato da Repubblica il giudice della Corte Federale Mario Serio dichiara riguardo alla sentenza della Corte Federale "Abbiamo cercato di interpretare un sentimento collettivo. Abbiamo ascoltato la gente comune e provato a metterci sulla lunghezza d'onda".

Quel sentimento collettivo creato dai giornali durante quei giorni.
Quei giorni in cui si è notata l'Assenza della Juventus.

martedì 16 dicembre 2008

La nuova Juve patteggia di nuovo

Come era stato previsto da diverse fonti la Juventus, indagata come persona giuridica dalla procura di torino nell'ambito delle inchieste sulle plusvalenze e difesa dall'avv. zaccone, ha chiesto di patteggiare una pena pecuniaria di 70mila euro. La richiesta è stata avanzata dal legale della Juventus, avv. zaccone, nell'udienza preliminare che si è svolta ieri. L'accusa non si è opposta a questa richiesta. Richiesta che deve adesso essere valutata dal gup.
Gli ex dirigenti della Juve, invece, intendono difendersi fino in fondo.

Nel fascicolo di questa inchiesta è presente anche una querela della Juventus, per eventuali danni patrimoniali arrecati alla società. Secondo quanto dichiarato dall'avv. zaccone "Il procuratore aggiunto Bruno Tinti ci ha segnalato che possono emergere profili di infedeltà patrimoniale dalle indagini e chiesto che cosa intendevamo fare. La querela è stata la nostra risposta. Se a fine inchiesta di quei profili si avrà la conferma la società li perseguirà".

Con la richiesta avanzata ieri sono due i patteggiamenti richiesti dalla nuova Juventus, nata nell'estate del 2006. L'altro riguardava la cosidetta "calciopoli 2". A questi due patteggiamenti va aggiunto quello che secondo alcuni è stato un patteggiamento e che riguarda la cosidetta "calciopoli".
Da notare comunque come le richieste di patteggiamento effettuate dall'attuale Juventus siano relative ad inchieste che riguardano presunte irregolarità compiute non dall'attuale gestione, ma dalla precedente gestione. Da notare anche che nessuno dei dirigenti della precedente gestione ha mai avanzato richieste di patteggiamento nei procedimenti in cui lo ha fatto la Juventus (ne' lo ha mai fatto in altri procedimenti, ne' ha mai ritirato ricorsi presentati), anzi si sono sempre proclamati innocenti rispetto alle accuse che venivano loro rivolte.

lunedì 15 dicembre 2008

La Prima Intervista

Siamo a Maggio 2006, le prime intercettazioni a carico dei dirigenti della Juve sono uscite su tutti i giornali.
Dirigenza della Juve che subito dopo l'uscita delle prime intercettazioni in una conferenza stampa conferma la bontà e la liceità del proprio operato. In particolare l'Amministratore Delegato Antonio Giraudo se ne esce con questa frase :"Purtroppo ci mancano il carisma di Gianni e Umberto Agnelli e qualcuno ne approfitta per mancarci di rispetto".
La domenica successiva prima della fine della partita Juventus-Palermo, penultima giornata di campionato, John Elkann, il nipote dell'Avvocato Agnelli, incontrando i giornalisti allo stadio Delle Alpi manifesta la sua vicinanza, ma solo a squadra e allenatore: "Certe vicende non ci lasciano indifferenti, ...., Noi siamo qui per essere vicini alla squadra e all'allenatore".
Meno di due settimane dopo lo stesso John Elkann rilascia una intervista al quotidiano torinese La Stampa. Intanto Luciano Moggi si è dimesso dalla carica di Direttore Generale della Juventus, così come si è dimesso tutto il Consiglio di Amministrazione della Juventus.
Nell'intervista, la prima ad un giornale, dopo l'uscita delle intercettazioni il giovane Elkann detta la strategia per il futuro della Juventus.
Alla domanda del giornalista "Cosa farete?" Elkann risponde "Cercheremo di assicurare una partecipazione di livello della squadra al campionato di competenza. Faremo il possibile per equilibrare le entrate e le uscite".
"E se il campionato di competenza fosse la B?", chiede il giornalista, "Ci attrezzeremmo per ritornare in A", risponde John Elkann.

Qualche settimana dopo questa intervista vi è il famoso dialogo sulla "pena congrua" tra l'avv. zaccone ed il presidente della CAF ruperto, da molti visto come un vero e proprio patteggiamento.
Qualche giorno dopo la sentenza della CAF e qualche giorno prima del processo di appello presso la Corte Federale lo stesso avv. zaccone in una intervista a La Stampa è ancora più esplicito e spiega che "non mi aspetto che la Juve venga reintegrata in serie A, ma credo che ci sia spazio per ottenere un forte sconto sulla penalizzazione, se non l’annullamento totale della penalità. Ecco, se la Corte Federale ritoccasse la sentenza di primo grado, lasciandoci in B ma eliminando i 30 punti di handicap, direi che è stata fatta giustizia".

La sua è proprio una fissazione

Udienza preliminare oggi a Torino per i presunti falsi in bilancio della Juve.
Secondo l'accusa gli ex dirigenti della Juventus Bettega, Moggi e Giraudo avrebbero falsato il fatturato della Juventus soprattutto attraverso la ipervalutazione di alcuni giocatori.
Il pm, utilizzando il D. Lgs. 231/2001, ha coinvolto anche la Juventus nel procedimento.
A difendere la Juventus ancora una volta l'avv. zaccone. Che già era stato avvocato difensore della società torinese nel processo sportivo farsa dell'estate 2006.
La Juventus allora fu retrocessa in serie B, penalizzata di 30 punti poi via via ridotti nei successivi gradi di giudizio, e privata di due scudetti, uno dei quali concesso all'inter.
Nel corso di quel processo aveva destato parecchio scalpore il dialogo sulla "pena congrua" tra l'avv. zaccone e il presidente ruperto, e ci fu chi parlò di patteggiamento della Juve. Zaccone in una successiva intervista al quotidiano torinese La Stampa fu molto più esplicito dichiarando che con la Juve retrocessa in serie B "giustizia sarebbe fatta" e anche che "I tifosi possono dire e pensare ciò che vogliono, io rispondo solo ai miei clienti, che sono pienamente soddisfatti del mio lavoro".
Adesso secondo le voci che giungono da torino la storia potrebbe ripetersi. L'avv. zaccone sarebbe intenzionato a chiedere un patteggiamento in questo procedimento in cui la Juventus rischierebbe al massimo una sanzione pecuniaria di 500 mila euro.
Durante l'estate del 2008 un ennesimo patteggiamento della Juve, per la cosiddetta "calciopoli 2", che aveva pagato la somma di 300 mila euro alla FIGC.

Stupisce e non poco la voglia di patteggiamento di questa "nuova" Juve, che anziché difendersi preferisce autoflagellarsi.

Da ricordare inoltre come le inchieste sui bilanci abbiano coinvolto svariate società di serie A e non solo. Sono state coinvolte roma e lazio ed i rispettivi presidenti dell'epoca, per cui i pm avevano chiesto la condanna, condanna arrivata per la roma (pena pecuniaria di 60 mila euro per illeciti amministrativi legati alla compravendita di giovani calciatori), assoluzione per la lazio, per cragnotti e per sensi, quest'ultimo assolto per prescrizione riguardo ad una imputazione.
Da notare come il pubblico ministero di quel processo è quel luca palamara che è pubblico ministero anche nel processo GEA che è alle battute finali a Roma.
Sono state coinvolte anche inter e milan e i rispettivi dirigenti, l'inter accusata anche di iscrizione irregolare alla stagione 2005/2006 (quella dello scudetto della Juve concesso poi all'inter). Milan e inter poi assolti perché "il fatto non costituisce reato".

Da ricordare infine che la Juventus è stata una delle pochissime società di calcio a non avere la necessità di utilizzare il cosidetto "decreto spalma-debiti", decreto varato quando la situazione del calcio Italiano era parecchio difficile, e molti club erano indebitati, e che ha ricevuto molte critiche, anche dalla Unione Europea.
Decreto di cui la Juve, lo si ricorda ancora, non ha mai usufruito.